un decreto sblocca l’inceneritore di Salerno. L’emergenza come strumento di accentramento del potere

Apprendiamo che con Decreto  il Ministro per l’Ambiente stabilisce che “è nominato un commissario straordinario per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti di cui al bando di gara della Provincia di Salerno, pubblicato in data 2 novembre 2010 nella GU dell’UE. Il commissario straordinario esercita tutte le funzioni di stazione appaltante, compresa la direzione dei lavori, e, in particolare, stipula il contratto con il soggetto aggiudicatario in via definitiva dell’affidamento delle concessione per la progettazione, costruzione e gestione di detto termovalorizzatore e provvede a tutte le altre attività necessarie alla realizzazione delle opere.” Sempre il decreto prevede che il commissario possa agire in deroga ad ogni disposizione vigente, purché motivata.

Ancora una volta l’uso scellerato della decretazione d’urgenza, fa sì che il governo agisca con la forza e scavalchi i cittadini e le loro esigenze.

Dal 2010 gli amministratori e i comitati dei comuni interessati si sono schierati contro questa opera inutile e dannosa.

Inutile perché seppure riusciranno a costruirlo, nel 2020 sarà vietato bruciare la plastica e ogni altro materiale diversamente riciclabile per via di una normativa europea. L’impianto quindi si rivelerà di granlunga sovradimensionato e economicamente disastroso.

Dannosa per la salute perché da studi effettuati in tutto il mondo vi è la correlazione diretta tra inceneritori e incidenza di tumori. Dannosa per l’economia poiché la costruzione dell’impianto darebbe il colpo di grazia ai comuni dei picentini, un’area a vocazione turistica e agricola già tormentata dal cementificio e dal sito di Sardone. L’area interessata infatti è nel comune di Salerno, ma all’estremo margine della periferia sud, ben lontano dalla casa e dall’ufficio del sindaco De Luca, che tanto si spese da Commissario Straordinario a favore dell’opera, salvo poi osteggiarla quando passò di interesse della Provincia, anche se in tanti anni non è nemmeno riuscito a espropriare i terreni. Chiediamo quindi al Sindaco di prendere una posizione chiara e definitiva in merito.

Il Movimento 5 stelle è vicino ai comitati per la salute dei picentini con azioni di impegno sociale e con tutta la deputazione salernitana stiamo organizzando un coordinamento regionale sulla vicenda.