il silenzio assenso è la deresponsabilizzazione degli organi dello Stato

Abbiamo sentito in aula parlare del decreto Terra dei fuochi, come la soluzione a tutti i problemi, ma così non è.

Nel mio intervento ho cercato di esprimere il nostro dissenso.

“Ho sentito qui tante parole e mi pare che ci siano molte teste cosparse di cenere, ma gli occhi sono foderati di prosciutto e le orecchie tappate con i tappi, visto che le cose di cui parliamo con riferimento alla Campania le conosciamo tutti. La politica le conosce, lo sappiamo, dal 1997. E se anche non avessimo ascoltato le parole, sarebbe stato sufficiente guardare i documenti che tanti chimici hanno redatto, da cui risultano le anomalie.

Vi sono zone vulcaniche; vi è il berillio, che in alcune zone è superiore al limite massimo consentito e dovrebbe essere bonificato, ma è un tenore di fondo; vi sono alcune zone in cui il piombo è mille volte superiore ai limiti consentiti. Allora, qui ci stiamo prendendo in giro, come sempre succede: ci accorgiamo delle cose quindici anni dopo.

Qualcuno ha detto che non c’entrano le aziende del Nord: 82 inchieste, 448 aziende coinvolte, quasi tutte del Nord. Di che parliamo, allora? Leggiamoci le carte!

Qualcuno ha detto che sono i cittadini campani a fare questo. Leggiamo ancora una volta le carte: per quello che avviene in Campania stiamo parlando di rifiuti industriali.

Ritorno sul testo: vi sono alcuni passaggi che ho evidenziato. All’articolo 2-bis, comma 5, si legge che, con riferimento ai controlli antimafia, si opera «in deroga a quanto previsto dal codice delle leggi antimafia». Se noi non specifichiamo di che deroga parliamo, potremmo anche avere una deroga non in senso restrittivo, ma nel senso di una diminuzione dei controlli antimafia. Quando redigiamo una norma, impariamo a scrivere, per piacere. Questo è ciò che dovremmo fare. (Applausi dal Gruppo M5S).

In un altro punto si parla di silenzio-assenso: il silenzio-assenso è una cosa che concettualmente mi fa male. All’articolo 7, in due punti si prevede che, se non vengono espressi i pareri nei tempi previsti, il parere si intende dato anche senza che sia espresso (silenzio‑assenso). Ma il silenzio-assenso è un istituto che fa schifo, non è possibile andare avanti così. Chi deve esprimere un parere lo deve esprimere, deve dire se è giusto o sbagliato. Non si può andare avanti con il silenzio‑assenso, è la deresponsabilizzazione degli organi dello Stato. Non si può fare! (Applausi dal Gruppo M5S).

Noi dobbiamo avere il coraggio di esprimerci. Se la cosa si può fare si fa, se non si può fare non si fa. Non possiamo andare avanti sempre o spesso con il silenzio‑assenso: è una schifezza! (Applausi dal Gruppo M5S).