Fondo di solidarietà alle vittime di usura. Sarà una coincidenza, ma dopo l’interrogazione parlamentare, alcune pratiche ferme in prefettura da anni si sono sbloccate

La settimana scorsa ho dato notizia della presentazione di una interrogazione al Ministero dell’Interno e della Giustizia circa alcune anomalie nella Prefettura di Salerno sull’accesso al fondo antiusura da parte delle imprese che hanno avuto il coraggio di denunciare i propri aguzzini e che hanno diritto al sostegno dello stato.

Sarà una coincidenza, anche se non credo, ma in questi giorni qualcosa si è smosso. Ho appreso da alcuni imprenditori e altri soggetti coinvolti che, dopo anni di sostanziale immobilismo, la Prefettura di Salerno ha finalmente sbloccato parte dei fondi destinati alle vittime del reato di usura. Pratiche che risalivano al 2009 e che erano addirittura state poste all’attenzione del Presidente della Repubblica, senza apparente risultato, oggi hanno sono state positivamente valutate e altre pare siano in via di approvazione. Sembra paradossale gioire per il disbrigo di una pratica dopo quattro anni, quando la legge prevede che lo si faccia in 90 giorni, soprattutto quando altre centinaia di casi sono ancora da valutare, ma per noi è già un risultato. Significa che il nostro lavoro in Parlamento ha fornito agli organi di governo territoriale la giusta motivazione per accelerare le pratiche e che, d’ora in avanti i tempi imposti dalla legge saranno rispettati. Oppure significa che abbiamo toccato un nervo scoperto. In ogni caso non ci fermeremo. Nei giorni scorsi infatti, ho depositato anche una mozione, congiunta con moltissimi senatori, che impegna il Governo ad affrontare meglio il fenomeno,  ho inoltre in cantiere altri atti ispettivi e una organica proposta di revisione della legge antiusura.

Qui il link al testo integrale dell’interrogazione: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=721940