Comune di Pagani, proviamo a fare chiarezza sulla gestione commissariale

Tra pochi mesi terminerà la gestione straordinaria commissariale, ma sussistono ancora le cause che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale di Pagani?

Sono stati rimossi quei collegamenti con la criminalità organizzata che hanno compromesso la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione?

Si sono superati quei condizionamenti o ingerenze esterni, che pregiudicavano il buon andamento e il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica?

 Si chiederà ai Commissari straordinari di relazionare sull’operato complessivo della loro reggenza, specialmente in merito alle macroscopiche mancanze riscontrate nel piano di riequilibrio, conseguente al predissesto dell’Ente?

Queste le domande che, in una interrogazione parlamentare firmata da me e altri 18 Senatori del Movimento 5 Stelle,  sono state poste al Ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Su sollecitazione di un gruppo di cittadini attivi, sempre attenti alle dinamiche del territorio e competenti nell’analisi finanziaria dei bilanci del Comune, mi sono interessato della vicenda, che purtroppo non è un’anomalia nello scenario regionale. Abbiamo quindi studiato le delibere e analizzato il piano di riequilibrio. Quello che ci è saltato immediatamente all’occhio è la mancata inclusione dei bilanci, negativi, della società partecipata, a capitale interamente pubblico “Multiservice srl”  e degli enti controllati dal Comune di Pagani, quali l'”Istituzione Pagani per tutti” e la fondazione “Pagani città di Santi, Artisti e Mercanti” che versano in stato di liquidazione da lungo tempo e che dallo scorso febbraio vedono la nomina dell’ennesimo liquidatore.

Il Ministro dell’Interno dovrà ora dare risposta sull’operato della Terna, oltre a noi in Senato, a tutta la comunità onesta e vigile di Pagani.

Questo il testo dell’interrogazione.

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01857

Atto n. 4-01857

Pubblicato il 13 marzo 2014, nella seduta n. 209

CIOFFI , MOLINARI , AIROLA , MARTELLI , MARTON , CRIMI , SANTANGELO , PAGLINI , ENDRIZZI , CATALFO , DONNO , GIROTTO , SERRA , SCIBONA , NUGNES , MORONESE , VACCIANO , BERTOROTTA , CAPPELLETTI – Al Ministro dell’interno. –

Premesso che:

a seguito di approfonditi accertamenti, che hanno fatto emergere collegamenti diretti ed indiretti tra esponenti della criminalità organizzata locale e membri del Consiglio comunale di Pagani (Salerno), questo con decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 2012, veniva sciolto, ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000;

con medesimo decreto del Presidente della Repubblica veniva nominata una commissione straordinaria (composta da 3 commissari) per la gestione dell’ente;

solo successivamente all’arrivo della commissione prefettizia, nel rendiconto finanziario relativo all’anno 2012 (delibera n. 10 del 6 maggio 2013) veniva evidenziato un disavanzo di amministrazione pari a 4.465.336,81 euro;

con delibera n. 182 del 27 novembre 2013 si dava atto dell’impossibilità da parte dell’ente di ripianare il disavanzo stesso con gli ordinari strumenti finanziari e si riteneva pertanto ricorrere alla procedura ex art. 243-bis del decreto legislativo n. 267 del 2000;

con delibera n. 40 del 19 dicembre 2013 la commissione straordinaria riconfermava la volontà e la piena adesione alla procedura dando mandato agli uffici preposti per la redazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale;

successivamente con delibera n. 13 del 17 febbraio 2014 la commissione approvava tale elaborato per la dovuta trasmissione dello stesso alla sezione regionale della Corte dei conti ed al Ministero dell’interno;

considerato che nella redazione del piano di riequilibrio si evidenziava fin da subito la mancata inclusione dei bilanci relativi alle annualità 2010-2012 (in quanto non approvati) della società a capitale interamente pubblico “Multiservice srl” (dichiarata fallita come da sentenza tribunale Nocera inferiore n. 49/2013 del 21 novembre 2013 ancorché operante sul territorio comunale ed affidataria di servizi di pubblica rilevanza) e che, nonostante fossero oramai quasi decorsi completamente i termini del commissariamento, parimenti non vi era traccia, all’interno dello stesso piano di riequilibrio, dei valori economici degli enti comunque controllati dal Comune di Pagani quali l'”Istituzione Pagani per tutti” e la fondazione “Pagani città di Santi, Artisti e Mercanti” che versano, per giunta, in stato di liquidazione da lungo tempo come da delibera del Consiglio comunale n. 24 del 26 luglio 2010 e che ad oggi vedono la nomina dell’ennesimo liquidatore come da delibera n. 17 del 6 febbraio 2014,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto esposto in premessa, considerata l’imminente conclusione del periodo di gestione straordinaria commissariale;

se ritenga che siano stati rimossi quei collegamenti e/o condizionamenti o ingerenze esterni della criminalità organizzata (così come individuati nella relazione redatta ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo n. 267, prot. 54/E.L./2012/R) che hanno compromesso la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione, il buon andamento ed il funzionamento dei servizi, con grave pregiudizio per lo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica;

se intenda intervenire nei confronti dei commissari per chiedere di relazionare in merito alle mancanze riscontrate nel piano di riequilibrio e sull’operato complessivo della loro reggenza.